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“Il bacio” – Gustav Klimt

“Il bacio”, Gustav Klimt, 1907-1908, Olio su tela, 180×180 , Österreichische Galerie Belvedere, Vienna
Credits foto via Instagram: @storiadellarte_

Aveva aspettato tutta la settimana per vederlo. Ora era lì, sdraiato accanto a lei, e lei non voleva far altro che scappare via. Gli parlava, ma era come parlare a un muro. Lo toccava, ma era come abbracciare una pietra. Sentiva che aveva rivolto altrove i suoi interessi. Si chiedeva se avesse rivolto altrove anche i suoi sensi, le mani, le labbra. Ma aveva senso ormai chiederselo? Se non era più trai suoi interessi, lui poteva aver trovato altre ragazze, lei non avrebbe provato gelosia, il suo cuore era già solcato da alcune crepe.

Ma allora perchè non lo lasciava? Stava lì, avvolta come un alga a uno scoglio che non la nutriva. Se lo era chiesta mille volte. La risposta era una sola. Aveva paura. La sua vita stava cambiando e altri cambiamenti erano in arrivo, non aveva la forza di cambiare anche il lato della vita in cui c’era lui. E poi perchè lui non diceva nulla? Una volta lei, stufa della sua indifferenza, aveva provato a lasciarlo. E lui l’aveva supplicata di non farlo. Quindi qualcosa ancora per lei provava. Allora c’era la possibilità che i giorni in cui lui emanava il calore del sole e con un solo gesto la rendeva la regina del suo cuore e lo mostrava a tutti potessero tornare.

A quei pensieri lei sorrise e seguì la linea della sua schiena sotto le coperte. Lui si girò e la guardò. Sorridendo le disse ” Tra poco ci aspetta un aperitivo giù al caffè con gli altri. Togliti quei fiori dai capelli e mettiti qualcosa di elegante.” Lei con un sospiro si allontanò e iniziò a fissare il soffitto. Se quei giorni potevano tornare, doveva passare ancora molto tempo. “Tesoro, dai, lo sai che non puoi uscire così”. Le passò un braccio sotto la testa attirandola a sè, le accarezzò il viso e la baciò sulla guancia.

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